agevolazioni

Il bonus terzo figlio del 2019 prevede qualche novità in arrivo, tra cui terreni in comodato d’uso per 20 anni e concessione di mutui per l’acquisto di una casa.

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto diverse novità riguardo sia il congedo di maternità che il bonus per il terzo figlio. Le coppie in attesa del terzo figlio nel triennio 2019 – 2021 potranno usufruire della concessione gratuita di un terreno statale. La concessione sarà valida per un periodo non inferiore ai 20 anni.

Secondo la bozza, verranno concessi i terreni demaniali agricoli non utilizzabili per altri scopi istituzionali e i terreni non coltivati delle regioni del Sud Italia. Ma il comodato dei terreni agricoli non è l’unica novità. Per scoprire tutte le informazioni sul bonus per il terzo figlio, dai un’occhiata alla nostra guida qui di seguito:

Bonus terzo figlio: le novità 2019

Il nuovo governo ha previsto sia la concessione del terreno in comodato che un’altra agevolazione. Le coppie con il terzo figlio in arrivo (sempre nel triennio 2019-2021) potranno cioè ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa, vicino al terreno concesso loro in comodato.

Il mutuo potrà avere un importo fino a 200mila euro a tasso zero per una durata di 20 anni. Entrambi i provvedimenti non sono ancora in vigore. Si tratta di misure lasciate allo stato di bozza. Questo significa che, per il momento, rimane in vigore l’assegno per il terzo figlio classico, vale a dire l’ANF (Assegno per il nucleo familiare). Rimangono invariati anche i termini per la presentazione delle richieste. La domanda per l’assegno va cioè inoltrata  entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per cui si vuole ottenere il sostegno economico. Se hai i requisiti per avere il bonus terzo figlio 2019, dovrai presentare la domanda entro il 31 gennaio del 2020.

Assegno terzo figlio: chi ne ha diritto

Hanno diritto all’assegno per il terzo figlio tutti i nuclei familiari composti da uno/due genitori con tre figli minorenni:

  • genitori e minori devono far parte della stessa famiglia anagrafica
  • i minori non devono essere in affidamento presso terzi
  • sono considerati membri del nucleo anche i figli minori di uno dei coniugi e i figli ricevuti in affidamento preadottivo

Ovviamente questo non è l’unico requisito. Bisogna anche avere un reddito non superiore ai limiti fissati annualmente. A inizio anno, l’INPS pubblica una circolare specifica contenente le soglie ISEE valide per i successivi 12 mesi. Nel 2018 il limite era di 8650,11 euro, mentre nel 2019 ammonta a 8,555,99 euro.

Se hai tutti i requisiti richiesti, il sostegno economico previsto è pari a 141,30 euro al mese per un totale annuo di 1836,90 euro. Le famiglie ancora più numerose con almeno quattro figli a carico, invece, hanno diritto a una detrazione aggiuntiva di 1200 euro. In questo caso, l’importo è fisso, non dipende in alcun modo dal reddito del beneficiario e del nucleo famigliare e non aumenta in relazione al numero dei figli. Se i figli diventano cinque, il bonus rimane sempre di 1200 euro.

Le modalità per la richiesta dell’assegno per il terzo figlio

Per ricevere l’assegno per il terzo figlio bisogna presentare la domanda al comune di residenza, allegando una dichiarazione sostitutiva unica valida (DSU). Si tratta di una dichiarazione contenente tutte le informazioni anagrafiche, patrimoniali e reddituali della famiglia e serve per avere una descrizione completa della situazione economica dei richiedenti.

Il bonus viene concesso dal comune di residenza, ma viene pagato dall’INPS che ti invia a casa una comunicazione contenente l’accettazione della domanda e l’importo che ti sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale.